Guida alla scelta

Le 4 C del diamante

Ogni diamante è unico, ma al di là della sua aura impenetrabile si celano qualità specifiche che determinano il valore di ogni singola pietra. Si tratta delle cosiddette 4C, dall’inglese Carat, Color, Clarity e Cut, rispettivamente, caratura, colore, purezza e taglio. Quattro parametri qualitativi universali che ti aiuteranno ad orientarti nella scelta del diamante perfetto, da noi di seguito illustrati in una breve e pratica guida di riferimento. Usala come ausilio per scegliere il diamante che adornerà il tuo gioiello Lumina Diamonds o affidati all’expertise dei nostri gemmologi per una consulenza su misura per le tue esigenze.

 

CARAT: la caratura

Il primo parametro di valutazione di un diamante è senz’altro la Caratura, ossia l’unità di misura con cui si calcola il peso di una gemma; un carato equivale a 0,2 grammi.

Le frazioni centesimali del carato vengono generalmente indicate come punti, per cui un diamante da ¼ di carato peserà 0,25 ct o 25 punti.

 

Ct 0,5 Ø 2,5 h 1,5

Ct 0.10 Ø 3,0 h 1,8

Ct 0,20 Ø 3,8 h 2,3

Ct 0,25 Ø 4,1 h 2,5

Ct 0,30 Ø 4,5 h 2,7

Ct 0.40 Ø 4,8 h 3,0

Ct 0,50 Ø 5,2 h 3,1

Ct 0,70 Ø 5,8 h 3,5

Ct 0,90 Ø 6,3 h 3,8

Ct 1,00 Ø 6,5 h 3,9

Ct 1,25 Ø 6,9 h 4,3

Ct 1,50 Ø 7,4 h 4,5

Ct 1,75 Ø 7,8 h 4,7

Ct 2,00 Ø 8,2 h 4,9

Ct 2,50 Ø 8,8 h 5,3

Ct 3,00 Ø 9,4 h 5,6

COLOR: il colore

Il secondo criterio da prendere in considerazione per la quotazione di un diamante è il Colore. Il diamante può essere infatti considerato come l’unica gemma il cui valore è determinato dall’assenza di colore. Il sistema di classificazione internazionale ordina il colore e la conseguente qualità dei diamanti su una scala progressiva che va dalla lettera D (colorless) alla lettera Z (light yellow), in cui la D rappresenta la totale assenza di colore e quindi il diamante di maggior pregio.

D - F Bianco Eccezionale - Bianco Extra

G - J Bianco Bianco Sfumato

K- M Bianco Leggermente Tinto

N - R Tinto Colore

S - Z Tinto Colore

CLARITY: la purezza

La Purezza, ossia la qualità di una pietra di essere scevra da “inclusioni” (termine che, in gemmologia, indica qualsiasi inomogeneità presente all’interno), costituisce un ulteriore parametro per la quotazione di un diamante. A seconda del numero, del colore, della dimensione e della posizione di dette caratteristiche interne, si determina il grado di purezza del diamante secondo una scala discendente compresa tra l’I.F. (nessun difetto visibile a 10x) ed il PIQUÈ (inclusioni evidenti a occhio nudo).

Internally Flawless Nessun difetto interno visibile a 10x (è tollerato un piccolo difetto esterno).

Very Very Slight Inclusioni molto difficili da reperire a 10x V.S.1-2= Very Slight

Very Slight Inclusioni molto difficili da reperire a 10x

Slight Imperfect Inclusioni e difetti esterni facili da reperire a 10x

Imperfect 1 Inclusioni e difetti esterni molto facili da reperire a 10x

Imperfect 2 Inclusioni e difetti esterni molto facili da reperire ad occhio nudo

Imperfect 3 Inclusioni evidenti ad occhio nudo

CUT: il taglio

Un’ulteriore caratteristica imprescindibile per la valutazione della qualità del diamante è il Taglio, ossia quel processo di sfaccettatura, lucidatura e intaglio della pietra grezza, operato al fine di massimizzare la riflessione e la rifrazione della luce. A seconda della capacità di combinare al meglio brillantezza e dispersione, un diamante viene dunque classificato come dal taglio Excellent, Very good, Good, Fair o infine Poor.

 

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